Thich Nhat Hanh è stato un maestro zen vietnamita, poeta e pacifista, candidato nel 1967 come Premio Nobel per la pace da Martin Luther King. La sua è una storia che va raccontata, parla di tutta la guerra che ha attraversato il suo paese e del cuore di un uomo che di fronte a quel dolore ha scelto di rimanere aperto e non rispondere alla violenza con ulteriore violenza. Un uomo che ha scelto di essere pace tra le bombe, conforto nel dolore, comprensione tra l’odio più tremendo.
Nel 1964, durante la guerra del Vietnam è stato arrestato e torturato e nonostante tutto si mantenne equidistante sia dal governo del Vietnam del Nord sia dal Vietnam del Sud, dando vita al movimento di resistenza nonviolenta dei “Piccoli Corpi di Pace”. Questi gruppi i resistenza nonviolenta erano gruppi di laici e monaci che andavano nelle campagne per creare scuole, ospedali e per ricostruire i villaggi bombardati, nonostante subissero attacchi da entrambi i contendenti (vietcong e statunitensi), poiché li ritenevano alleati del proprio nemico.
Costretto all’esilio, ha dato vita alla Delegazione di Pace Buddhista, che ha partecipato alle trattative di pace di Parigi. Dopo la firma degli accordi, gli è stato rifiutato il permesso di rientrare nel suo Paese da parte del governo comunista. Si è quindi stabilito in Francia, dove nel 1982 ha fondato Plum Village una comunità di monaci e laici di ogni età e sesso, per vivere e insegnare l’arte della presenza mentale. Solo nel gennaio del 2005, dopo 39 anni di esilio, su invito ufficiale del governo vietnamita, ha potuto far ritorno per tre mesi in Vietnam. Attualmente è stabile in Francia e per anzianità e motivi di salute ha dovuto sospendere i suoi viaggi per il mondo.
Thich Nhat Hanh ci insegna che la pace non è un qualcosa di esteriore da raggiungere dopo un’ardua ricerca, ma è qui, in noi, in ogni nostro passo, in ogni respiro. Finché cerchiamo la pace come qualcosa che arriverà nel futuro, la pace è soltanto un’idea e non un’azione. Le sensazioni più profonde di gioia e completezza sono a portata di mano come il prossimo respiro e il sorriso che possiamo fare proprio ora. Questi piccoli gesti possono essere il germoglio di un grande fiore, proprio come lo è stato per lui.
Facciamo un esempio. Che esperienza abbiamo della pace nella vita di tutti i giorni? Spesso la pace è qualcosa che cerchiamo nel futuro, uno stato d’animo che immaginiamo potrà esistere solo dal momento che finiranno tutti gli eventi stressanti, doveri e imprevisti che attraversano la nostra vita. Pensiamo
“quando tutto sarà a posto, sarò in pace”
La vita ci insegna che questo pensiero è un’illusione perché spesso le cose non vanno come vorremmo e il momento in cui potremmo finalmente godere della nostra pace, sembra essere sempre più lontano del momento presente. Thich Nhat Hanh ci insegna che la pace va trovata nel momento presente e non nel futuro. Non abbiamo alcun potere su ciò che succederà fra due minuti ma abbiamo pieno potere nello scegliere con che qualità trascorrere il prossimo respiro. Avete mai provato a regalare a voi stesso qualche respiro di pace? Per farlo è necessario mettere da parte tutte le preoccupazioni ed il vociferare del vostro dialogo interno, dando piena attenzione al vostro prossimo respiro. Mentre ascoltate l’aria che entra ed esce dal corpo, potete sentire il corpo che si rilassa e notare il silenzio presente tra un respiro e l’altro. Qualche respiro compiuto con questa consapevolezza è sufficiente a riportarci al centro di noi stessi e quindi al momento presente. Quando portiamo piena attenzione a ciò che sta accadendo ora nel momento presente, iniziamo a portare la qualità della pace e della mente calma nelle nostre azioni e si accende un nuovo livello di consapevolezza in noi:
“quando sarò in pace, tutto andrà a posto”
Questo pensiero ci indica la strada per portare davvero la pace nelle nostre vite e contribuire a cambiare il mondo a partire dalla più piccola azione. Se impariamo a guidare la nostra attenzione nel qui ed ora, ogni nostro gesto sarà intriso della presenza e pace in cui siamo, le nostre azioni saranno pulite, ordinate e la nostra mente chiara.
Nella nostra Accademia di counseling crediamo che il suo insegnamento sia di fondamentale importanza sul sentiero della nostra crescita personale. La qualità di un counselor è espressa nel suo stato di presenza e pace ancor prima delle parole e delle sue competenze specifiche. Per portare un cambiamento nelle proprie vite e in quelle altrui, non sempre è necessario cambiare ciò che si fa o introdurre nuove azioni, a volte ciò che serve è cambiare la qualità delle azioni: questa è la differenza tra il “fare pace” e “essere pace”. Thich Nhat Hanh ci insegna che possiamo cambiare, ogni giorno possiamo coltivare i semi della pace e dell’amore incondizionato nella nostra vita attraverso la presenza mentale, l’attenzione e la cura a ciò che accade qui e ora. Scopriremo così che la qualità della nostra vita dipende dalla qualità della relazione che abbiamo con il momento presente.
Concludo questo articolo con una breve poesia di Thich Nhat Hanh che possiamo utilizzare come meditazione nel nostro quotidiano.
«Cammineremo.
Cammineremo soltanto.
Sarà piacevole camminare insieme.
Senza pensare di arrivare da qualche parte.
Cammina in pace. Cammina nella gioia.
Il nostro è un cammino di pace.
Poi impariamo
che non c’è un cammino di pace;
camminare è la pace;
non c’è un cammino di gioia;
camminare è la gioia.
Noi camminiamo per noi stessi.
Noi camminiamo per ognuno
sempre mano nella mano.
Cammina e tocca la pace di ogni istante.
Ogni passo è una fresca brezza.
Ogni passo fa sbocciare un fiore sotto i nostri piedi.
Imprimi sulla terra il tuo amore e la tua gioia.
La terra sarà al sicuro
se c’è sicurezza in noi.»