Diventa consapevole della tua unicità
Angela Volpini è nata il primo giugno del 1940 da una famiglia di contadini a Casanova Staffora, un piccolo paesino dell’Oltrepò pavese – dove vive tutt’ora – immerso nei boschi ed attraversato da un torrente.
All’età di sette anni, il 4 giugno del 1947, era seduta sull’erba a giocare con alcuni suoi coetanei confezionando dei mazzetti di fiori quando, all’improvviso, avvertì una persona prenderla sotto le braccia, da dietro: si sentì sollevata come per essere presa in braccio. Convinta che fosse sua zia, voltandosi trovò invece di fronte a sè il volto di una donna bellissima, dolcissima e sconosciuta. Fu per lei un’esperienza meravigliosa e sconvolgente che cambiò non solo la sua vita, ma anche quella di tante altre persone.
In breve tempo la notizia arrivò alla ribalta dei giornali ed una folla di pellegrini – fino a 300.000 persone in un giorno – giunse a Casanova per assistere ai suoi momenti di estasi, con la speranza di vedere anch’essi Maria. I giornali dell’epoca riferirono di fenomeni solari straordinari concomitanti ad alcune apparizioni.
Quegli incontri straordinari si ripeterono il 4 di ogni mese, salvo due interruzioni, fino al 4 giugno del 1956. Con motivazioni diverse, sia l’autorità ecclesiastica che quella civile presero le distanze da questa bambina che asseriva di vedere e parlare con la Madonna.
Nel ’49 Angela fu costretta ad abbandonare la scuola elementare per due motivi: perché contestava il modo con il quale veniva insegnata la storia e per i pellegrini che troppo spesso facevano irruzione in classe durante la lezione. Mentre lasciava l’edificio della scuola promise a se stessa di tornare in quello stesso luogo per mostrare a tutti come poter incontrare il loro valore di “persona”. Dopo dodici anni quella profezia si avverò: la scuola divenne la sede del Centro di “Nova Cana”, tuttora un luogo di ricerca, di accoglienza e di ascolto per chiunque voglia affrontare un cammino di ricerca spirituale.
Ogni esperienza è difficile da raccontare e descrivere a parole: quando accadono esperienze così straordinarie, le reazioni sono molteplici: dalla diffidenza all’adorazione. Così una delle domande possibili che arrivano alla mente di chi ascolta questa biografia può essere: sarà vera o non sarà vera la sua esperienza? È solo immaginazione?
Queste sono domande lecite ed allo stesso mal poste, perché generano ulteriori domande e risposte senza alcuna soluzione. Domande più interessanti sorgono invece dalla curiosità di apprendere qualcosa anche da questo tipo di esperienza così straordinaria:
In che modo l’esperienza mistica di Angela può ispirarci nel nostro cammino di crescita personale?
Angela sta dedicando la sua vita a diffondere il messaggio che ha ricevuto durante la sua esperienza mistica e non lo fa cercando di indottrinare le persone, ma ascoltandole e lasciando che le parole ricevute in quelle apparizioni possano risorgere attraverso di lei ed incontrare le profonde esigenze di ogni essere umano.
Dalla prospettiva della nostra Accademia di counseling, il messaggio che Angela porta è umano in quanto è semplice da comprendere e parla al cuore di tutti, allo stesso tempo è anche un messaggio che ci connette ad una spiritualità profonda. Uno degli aspetti fondamentali su cui desideriamo porre l’attenzione è che come esseri umani non c’è atto più divino che manifestare la nostra unicità con responsabilità e consapevolezza, mettendola al servizio della comunità. Quando riscopriamo la nostra unicità e doniamo noi stessi con responsabilità nel mondo, sperimentiamo un senso di connessione che è divino ed umano allo stesso tempo. Come counselor, il nostro lavoro ha una missione anche spirituale in quanto anche questa figura professionale la consideriamo a servizio dell’essere umano per aiutarlo a riscoprire la sua unicità.
In un mondo dove tutti vogliono essere diversi e competono tra loro per emergere, il messaggio di Angela ci riporta ad una verità semplice: non dobbiamo essere diversi, siamo già unici, il nostro compito è incontrare noi stessi con quello sguardo d’amore che può vedere quell’unicità e donarlo al mondo a nostra volta.
Come fare ad incarnare questo messaggio?