“Nessuno è perfetto… Peccato!”.
Questo pensa una parte di noi. C’è una parte della nostra mente che ama l’idea della perfezione: in alcune persone è più nascosta, ma questa parte esiste in ognuno di noi in quanto siamo immersi in una società che ci propone modelli sempre più sfidanti. Il perfezionismo è questo: aspirare a conformarsi ad un modello preconfezionato che ci dice come le cose dovrebbero essere, come noi dovremmo essere.
Il perfezionismo è una forma di crudeltà mentale, perché la vita non è mai come crediamo che debba essere e tentare di cambiare noi stessi in nome di un’immagine mentale a cui dobbiamo aderire, ci porta ad essere ostili a noi stessi.
Una cosa è lasciarsi ispirare da un modello, molto diverso è tradire sé stessi imitando un modello, un’immagine che abbiamo nella nostra testa e la differenza sta nella modalità con la quale ci dirigiamo verso i nostri obiettivi. Facciamo un esempio.
Un atleta che vuole vincere una gara importante si allena tutti i giorni cercando di raggiungere determinati obiettivi. Nei suoi allenamenti tutte le settimane lavora per quell’obiettivo e si prefigura l’immagine di sé che termina la sua gara trionfante e soddisfatto. Supponiamo che non esca trionfante dalla gara e non raggiunga il tempo che si era prestabilito: qual è l’atteggiamento con il quale si tratta dopo il risultato ottenuto?
Se l’atteggiamento è ostile e critico nei suoi confronti, sta dando più importanza all’idea di come le cose sarebbero dovuto andare piuttosto che a se stesso, a come le cose realmente sono ed a come potrebbero cambiare.
L’atteggiamento perfezionista preferisce un’idea, un modello mentale alla realtà. Quando pratichi il perfezionismo, implicitamente dici continuamente a te stesso “Non vai bene così come sei” oppure una variante molto simile “Vai bene solo se… Raggiungi il risultato… Dimostra di essere intelligente, bello, forte…”.
Qual è la trappola dell’atteggiamento perfezionista, ovvero persecutorio nei confronti di se stessi?
Ti dice che potrai meritarti un po’ di autostima e di rispetto solo se soddisfi tutte le condizioni date e ti dice che tutta la crudeltà che rivolgi verso te stesso ti è utile all’apprendimento.
Perché si tratta di una trappola? Perché l’apprendimento non funziona così!
Non impariamo quando siamo terrorizzati dall’idea di sbagliare, impariamo quando siamo innamorati di ciò che stiamo facendo! Solo quando siamo felici di fare ciò che facciamo possiamo imparare davvero, è lì che il nostro cervello sprigiona dosi massicce di serotonina e altri ormoni che producono benessere che favoriscono l’apprendimento.
Come possiamo trasformare il perfezionismo in un atteggiamento sostenitivo ed incoraggiante verso i nostri nuovi apprendimenti?
Un primo passo è quello di osservare e riconoscere se e come si manifesta nella nostra vita, un secondo passo è quello di allenarsi consapevolmente a darci più permessi di essere ciò che siamo, ammorbidendo le nostre rigidità.
In che modo? Scegli un’area della tua vita su cui vuoi lavorare e trova una piccola azione che abbia per te un grande significato: se sei abituato a prepararti in modo impeccabile prima di andare in ufficio perché tieni particolarmente alla tua immagine di serio lavoratore, pulito e impeccabile, un giorno scegli consapevolmente di andare in ufficio con una piccola macchia di caffè sulla camicia ed osserva cosa accade in te.
Oppure, se ti infastidisce uscire di casa con il letto sfatto, almeno per un mese concediti questa imperfezione ed osserva cosa accade in te.
Allenati a stare con ciò che la mente concepisce come “imperfezione”. Se non lavori in ufficio e non sei il tipo che tiene in modo così particolare all’abbigliamento o per te il letto sfatto non è un problema, sintonizzati con te stesso e troverai sicuramente un’altra area della tua vita in cui vuoi iniziare ad allenarti: trovala e inizia ad allenarti!
Ricorda che allenarti è un atto d’amore verso te stesso, quindi deve essere chiaro che sintonizzarti con te stesso significa scegliere di stare nell’imperfezione con rispetto e cura di te: scegli le azioni giuste per allenarti, ma non strafare.
Osserva cosa accade in te mentre scegli consapevolmente di uscire dai tuoi schemi abituali e porta molta attenzione al tuo dialogo mentale: potresti fare importanti scoperte su ciò che avviene al tuo interno. Ogni pensiero e comportamento che impari ad osservare con curiosità, è uno spazio in più che stai concedendo a te stesso per essere chi sei. Uno dei modi per trasformare il perfezionismo è proprio questo: osservare e fare spazio, creare dentro di sé la possibilità di abbracciare anche ciò che una parte di noi vede come “imperfezioni, difetti, errori”.
Se il compito ti è piaciuto, facci sapere nei commenti su cosa hai scelto di praticare e condividi ciò che ti senti di condividere della tua esperienza: saremo felici di conoscere le tue scoperte.
Buona pratica!