In ogni momento quello che facciamo è dirigere l’attenzione su qualcosa e osservarla da una particolare prospettiva. Prendete questo articolo per esempio: la vostra attenzione è diretta a ciò che state leggendo e queste parole le state facendo vostre avvicinandole al vostro vissuto. Molte persone leggeranno questo articolo ed ognuno lo osserverà con una prospettiva diversa, con uno sguardo differente. In ogni momento, spesso inconsapevolmente, avvengono quindi due grandi azioni:
- rivolgiamo la nostra attenzione verso qualcosa
- osserviamo ciò che osserviamo da una particolare prospettiva
Come può cambiare la tua vita dal momento che diventi consapevole di questo processo?
Puoi passare dall’essere agito dalla miriade di processi condizionati che abita la mente automatica, all’agire decisioni creative in ogni momento della tua vita. Si tratta di due decisioni importanti da cui dipende tutta la tua esperienza del mondo:
- decidere cosa guardare
- decidere come guardarlo
Tutta la nostra esperienza del mondo deriva da queste due grandi scelte. Spesso il processo attraverso cui noi creiamo le nostre esperienze emotive si attiva sotto la soglia della nostra consapevolezza, ed ora sappiamo che dipende da questi due fattori. Perfino la fisica quantistica, a cominciare dell’esperimento “delle due fessure” di Thomas Young (1803) ci dice che
ciò che noi chiamiamo realtà, è un’esperienza che dipende dall’osservatore.
Facciamo un esempio di come queste due decisioni costruiscono la nostra personale esperienza emotiva. Avete presente il rigore sbagliato da Roberto Baggio ai mondiali USA nel 1994? Un giocatore talentuoso, simbolo del calcio italiano, tira alto il pallone senza nemmeno centrare lo specchio della porta e consegna al Brasile la coppa del mondo davanti al mondo che lo guarda e tutta l’Italia che sognava con lui. Per anni Baggio racconta di aver sognato quel rigore e di aver sentito uno struggente senso di fallimento dentro di sé. La mente lo riportava lì, inginocchiato davanti alla porta, che piange con le mani in mano e scrive la parola fine al sogno del mondiale. Il processo automatico che avvenne in lui fu quello di giudicarsi e disprezzarsi per tanto tempo, quindi di osservare quel rigore come un grande fallimento. La vita poi l’ha portato ad incontrare il buddhismo e da lì il suo atteggiamento è cambiato ed anche la sua relazione con quel ricordo pesante è cambiata. Cosa è accaduto? Condividendo la sua sofferenza con uno dei suoi insegnanti e compagni di crescita, un giorno ricevette delle parole che gli restituirono la possibilità di guardare in modo nuovo al suo passato.
“Un rigore, lo sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarlo”
In questa frase c’è racchiusa l’essenza dell’atteggiamento che gli ha permesso di fare pace con quel pezzo di vita.
Se scegli di guardare quel rigore, come lo guardi? Qual è la qualità del tuo sguardo? Vedi solo un uomo fallito di fronte al suo insuccesso e quello della sua nazione? Riesci a vedere la quantità di successi che ci sono in quel fallimento? Per tirare un rigore alla finale di un mondiale è necessario essere lì e se ci sei, è perché in qualche modo te lo sei meritato! Quanti ostacoli ha superato quell’uomo per aver potuto giocarsi quel “fallimento”? Nel tirare quel rigore c’era tutto il coraggio della sua scelta e solo chi sceglie può sbagliare.
L’esperienza emotiva di quel ricordo è cambiata dal momento che Roberto Baggio ha trasformato il suo sguardo: ha allargato il suo sguardo sulla situazione, guardandola in profondità, e ha portato uno sguardo amorevole verso di sé.
Nella nostra Accademia di Counseling facciamo costantemente esperienza di questo processo:
la nostra esperienza emotiva si costruisce sulla base di cosa scegliamo di guardare e come lo guardiamo.
Essere consapevoli di queste due grandi decisioni è fondamentale per la figura professionale del counselor, in quanto gli permette di affondare le sue radici nella piena fiducia che le difficoltà possono essere trasformate modificando il nostro sguardo sulla realtà. Padroneggiare la scelta di cosa guardare e come guardarlo, potrà regalarti grandi intuizioni ed esperienze interessanti sul tuo percorso di crescita personale. Osserva dove si dirige spontaneamente la tua attenzione e qual è la qualità del tuo sguardo sulla realtà. Quando ne diventi consapevole puoi padroneggiare consapevolmente il processo e prendere in mano la tua vita:
dove scegli di dirigere la tua attenzione?
con che qualità vuoi osservare?
Puoi decidere per esempio, di portare apprezzamento su qualsiasi sia l’oggetto della tua attenzione: se pensi al tuo passato, cosa puoi apprezzare di ciò che è stato? Se osservi il presente, cosa puoi apprezzare di ciò che c’è?
Impara a padroneggiare questo processo e diventa creatore della tua esperienza di vita! Ciò che siamo oggi è il riflesso di tutte le decisioni che abbiamo preso nel passato, e non solo decisioni riguardanti cosa abbiamo mangiato, che persone abbiamo frequentato o che lavori abbiamo fatto…
Due grandi decisioni hanno plasmato ciò che sei ora e plasmeranno ciò che sarai domani: cosa scegli di guardare e come scegli di guardare.